LâUniversitaÌ di Firenze (Dipartimento SAGAS) e lâAgenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (ex Istituto Agronomico dâOltremare) non sono, semplici conservatorie ma sono, o sono stati, anche luoghi di produzione di cultura tecnica e scientifica e pertanto in grado di rendere disponibile per la fruizione a diversi livelli, un patrimonio documentario frutto dellâattivitaÌ di ricerca, di sperimentazione, di esplorazione scientifica, di gestione del territorio, in Italia come allâEstero, degli stessi Istituti. Questo progetto intende, dunque, preservare e valorizzare questo ingente e significativo patrimonio e promuoverne lâaccessibilitaÌ, finora assai carente.
Le collezioni interessate dal progetto sono frutto di attivitaÌ di esplorazione scientifica, concentrate tra metaÌ Ottocento e metaÌ Novecento, che, al di laÌ delle implicazioni politiche, furono molto produttive per il progresso della geografia e delle scienze naturali. Fu allora che geografi, cartografi e scienziati di tutto il mondo, e tra loro quelli italiani, misero a punto le conoscenze fondamentali, disegnarono le prime carte geografiche veramente affidabili e raccolsero grandi quantitaÌ di notizie su popoli, faune, flore e paesaggi geo-mineralogici nuovi o poco conosciuti. Venne raccolta una massa imponente di materiali dâinteresse etnografico e naturalistico, riportata in Italia dai viaggiatori e in gran parte affidata ai vari musei del Paese.
Con il progetto si intende favorire la conservazione e promuovere la conoscenza di un patrimonio documentale di eccezionale valore per la quantitaÌ e la natura dei pezzi conservati e per lo stretto legame della raccolta con i protagonisti della storia della scienza e in particolare con il contesto culturale e scientifico della Firenze del secondo Ottocento e del primo Novecento. Si prevede, ove necessario, la risistemazione complessiva delle collezioni dal punto di vista fisico, la predisposizione di strumenti per la ricerca e la consultazione, sia degli originali che delle riproduzioni digitali, per consentire al pubblico la conoscenza e la piena fruizione del patrimonio attraverso lâadozione di procedure standard per la catalogazione e la metadatazione.